top of page

LIMITAZIONI ALLA DONAZIONE DEL SANGUE: REGOLE E CASISTICHE.

Oltre ad alcune situazioni a rischio descritte prima, ci sono altre motivazioni decisamente più specifiche e dettagliate che delimitano l’attività donativa, quindi non è possibile sostenere che tutti gli individui possano ritenersi liberi di donare come e quando vogliono; occorre osservare regole e tempistiche ben definite ed è compito morale di ogni donatore assicurarsi che tali linee guida vengano rispettate. Queste regole vengono rigorosamente descritte su tutti i siti internet inerenti tale attività, altrimenti prima di ogni atto, al donatore viene fatto leggere e sottoscrivere un foglio informativo in cui lo stesso deve affermare consapevolmente di averne preso visione:

  • in primo luogo il donatore deve assicurarsi di non avere soggiornato per più di 6 mesi in uno dei territori ricompresi nel Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord, Isole Canarie, Isola di Man, Isole Falkland e lo Stato di Gibilterra) nel periodo storico che va dal 1980 ed il 1996; questo criterio cautelare, è stato inserito nel vademecum del perfetto donatore, dopo che nel 1980 in Gran Bretagna e nell’Irlanda del Nord è stata riscontrato il diffondersi del morbo di Creutzfeldt-Jakob, una rara malattia neuro-degenerativa il cui contagio potrebbe avvenire anche tramite la trasfusione di sangue.

Va detto che la correlazione tra diffusione della malattia causati da scambi di sangue, è un aspetto che ancora oggi non è stato confermato da un punto di vista scientifico, questo provvedimento infatti è ritenuto a tutti gli effetti una misura preventiva e cautelare.

Altro punto fondamentale che delimita l’attività è un soggiorno all’estero che il donatore potrebbe aver compiuto qualche mese prima di una nuova donazione; innanzitutto prima di presentarsi nell’apposito centro trasfusionale è fortemente consigliato consultare le autorità competenti in merito, quindi recarsi dal proprio medico di famiglia, oppure contattare telefonicamente l’ospedale o il distretto alla quale si è iscritti per capire la reale fattibilità dell’azione. Queste misure precauzionali sono dovute alla possibile presenza di agenti patogeni in alcuni Paesi tropicali e nell’intero continente africano, i quali possono infettare il soggetto e causare la contrazione di malattie infettive quali il West Nile virus o la malaria; ovviamente ciò non significa che chiunque abbia soggiornato in questi Paesi sia venuto in contatto con tali agenti patogeni, però è bene assicurarsi dell’ottimo stato di salute del donatore, prima che possa presentarsi nel centro di trasfusione preposto: il donatore prima di tornare a contribuire concretamente alla causa, viene valutato secondo accurati ed approfonditi criteri medico-scientifici, perché l’eventuale contrazione di una malattia infettiva può manifestarsi anche in maniera asintomatica per un periodo che si stima dalla 2 alle 3 settimane post rientro dal soggiorno estero, al proprio Paese di residenza.

Lo scopo di tutte queste precauzioni Ã¨ evitare che del sangue donato da un individuo che è entrato in contatto con virus o altri agenti, risulti inutilizzabile e potenzialmente dannoso per il soggetto ricevente. L’obiettivo è preservare il buon stato di salute di entrambi i soggetti: il donatore perché continui nella propria utile attività, il ricevente perché ottenga solo sangue perfettamente utilizzabile, che non vada quindi ad alterare negativamente la propria condizione immunodeficiente.

Rimanendo in tema soggiorno all’estero, il donatore deve assicurarsi anche del clima presente nel Paese che ha visitato: a causa del surriscaldamento globale e del flusso di persone da altri Paesi extra-continentali, nell’ultimo decennio agenti patogeni tropicali si sono diffusi anche in alcune parti dell’Europa, quali il West Nile virus, la chikungunya e lafebbre dengue. Ciò significa che dopo una permanenza in un Paese estero, è comunque consigliabile che il donatore fornisca tutte le indicazioni necessarie alle autorità mediche competenti in merito e non provveda a donare sangue fino a che non avrà ricevuto dalle stesse il nulla osta definitivo.

Le regole e le delimitazioni sono tante, ma sulla salute personale e di un potenziale beneficiario non si può scherzare.

bottom of page